Nuovo sistema di prepensionamento: che cos’è quota 103 e come funziona

Quota 103 è lo scivolo pensionistico che permette di lasciare il mondo del lavoro prima dei 67 anni di età: le ultime modifiche però lasciano l’amaro in bocca.

La Manovra 2024 ha prorogato Quota 103 ma introducendo nuove variabili che rendono la misura meno conveniente per i lavoratori. Il Governo vuole spingere gli italiani a non lasciare il lavoro, scopriamo in che modo.

Quota 103, come funziona nel 2024
Come cambia Quota 103 nel 2024 (Lamiapartitaiva.it)

Rendendo meno conveniente uno scivolo di pensionamento anticipato si riduce il numero di lavoratori che lo sceglierà per lasciare il mondo del lavoro. La scelta è tra aspettare prima di godere del meritato riposo oppure accettare un taglio dell’assegno significativo. Un dilemma per tante persone che svolgono lavori faticosi a livello mentale o fisico e che superati i 60 anni guardano al pensionamento con occhi sognanti.

Il sistema previdenziale italiano prevede diverse misure che permettono di anticipare il momento della pensione rispetto la pensione di vecchiaia (67 anni di età e venti anni di contributi). Si tratta di scivoli che si rivolgono, però, solamente a determinate categorie di lavoratori come i contributivi puri per il pensionamento a 64 anni oppure gli invalidi, i disoccupati, gli addetti alle mansioni gravose e i caregiver con l’APE Sociale. E Quota 103?

Studiamo il sistema di prepensionamento Quota 103

Quota 103 permette il pensionamento al compimento dei 62 anni di età e con 41 anni di contributi versati. Nessun cambiamento in relazione al requisito anagrafico né a quello contributivo è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2024. Le trasformazioni riguardano altre condizioni di accesso allo scivolo pensionistico. Per poter lasciare il lavoro con Quota 103 occorrerà accettare il sistema di calcolo contributivo pur avendo contributi maturati prima del 1996.

In pensione con Quota 103
Ecco chi può andare in pensione con Quota 103 nel 2024 (Lamiapartitaiva.it)

Così come accade per Opzione Donna, dunque, i lavoratori che rientrerebbero nel sistema misto dovranno accettare un taglio sull’assegno pari al 10% circa (180 euro su una retribuzione lorda di 25 mila euro). Si arriva anche al 30% avendo versato molti anni di contributi entro il 31 dicembre 1995. Le cattive notizie non finiscono qui. I tempi di decorrenza sono stati allungati. Significa che per il pagamento del primo rateo pensionistico i dipendenti privati dovranno attendere sette mesi mentre quelli pubblici ben nove mesi. Un’altra novità non gradita riguarda l’abbassamento della soglia massima dell’importo della pensione.

Nel 2023 il limite era di cinque volte il trattamento minimo, nel 2024 sarà di 4 volte il trattamento minimo (ricordiamo che è pari a 598,61 euro nell’anno in corso). Si dovrà rinunciare, dunque, alla parte eccedente i 2.394,44 euro fino al compimento dei 67 anni. Concludiamo ricordando che Quota 103 impone il divieto di cumulo con redditi da lavoro (ad eccezione del lavoro autonomo occasionale) fino alla pensione di vecchiaia.

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