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Opportunità imperdibile: agevolazioni per società con caratteristiche uniche

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Luca Ippolito

Milano, 16 novembre 2025 – Le società che vogliono procedere con l’assegnazione agevolata di beni ai soci entro il 30 settembre 2025, come stabilito dall’articolo 1, commi 31-36 della Legge 207/2024, devono fare i conti con una serie di obblighi contabili e fiscali da non sottovalutare. La norma, in vigore da qualche mese, non fa distinzioni particolari: tutte le società che rispettano i requisiti temporali e materiali indicati dalla legge possono accedere al beneficio. Ma l’operazione presenta alcune sfumature, soprattutto per quanto riguarda la registrazione in bilancio del bene e le conseguenze fiscali.

Assegnazione agevolata: cosa cambia davvero

La Legge 207/2024 consente alle società di assegnare ai soci certi beni – immobili, partecipazioni o altri asset – godendo di un regime fiscale più leggero. L’operazione va conclusa entro il 30 settembre. Non ci sono limiti legati al tipo di società o al settore in cui opera. L’idea alla base, spiegano fonti del Ministero dell’Economia, è spingere le imprese a liberarsi di beni che non servono più per l’attività, riducendo il peso delle tasse sulle plusvalenze generate dall’assegnazione.

Come va registrata l’operazione e cosa comporta

Uno dei nodi più spinosi riguarda la necessità di registrare l’entrata del bene in bilancio. In sostanza, la società deve segnare la cessione del bene al suo valore di mercato, calcolando così una plusvalenza o minusvalenza rispetto al valore contabile. “È fondamentale che la contabilizzazione sia fatta correttamente – spiega il commercialista milanese Paolo Gatti – perché da qui dipende su cosa si applica l’imposta sostitutiva agevolata”. Questa imposta, più bassa rispetto a quella standard sulle plusvalenze, è il principale incentivo per chi sceglie questa strada.

Scadenze e passaggi da seguire

Le operazioni di assegnazione agevolata devono essere approvate dagli organi sociali competenti, di solito l’assemblea dei soci, e formalizzate con atto notarile entro il 30 settembre 2025. Solo così si può beneficiare del regime fiscale di favore. “Rispettare i tempi è fondamentale”, avverte un funzionario dell’Agenzia delle Entrate contattato da alanews.it. Ritardi o errori nella procedura possono far saltare tutti i vantaggi fiscali.

Casi particolari da tenere d’occhio

Alcune società hanno situazioni particolari che influenzano il modo di procedere all’assegnazione. Per esempio, quelle che hanno beni in leasing o in usufrutto devono verificare con attenzione chi è il vero proprietario al momento dell’assegnazione. In questi casi, spiegano i consulenti fiscali, si può procedere solo dopo aver riscattato o acquisito completamente la proprietà. Un altro punto riguarda chi ha beni iscritti a valori storici molto bassi: qui la plusvalenza potenziale può essere rilevante, anche se l’imposta agevolata aiuta a contenerne l’impatto.

Il mondo economico valuta con interesse

L’introduzione dell’assegnazione agevolata ha suscitato interesse tra le imprese. L’Ordine dei Commercialisti di Milano segnala che molte aziende stanno pensando di sfruttare questa misura per gestire meglio il patrimonio e alleggerire il carico fiscale. “È una finestra temporale da non perdere – racconta un consulente fiscale che segue diverse PMI lombarde – ma serve muoversi con prudenza per non incappare in errori.” Le difficoltà maggiori restano legate alla parte contabile e alla corretta valutazione del valore normale dei beni.

L’ultima parola: come muoversi

In breve, la possibilità di fare l’assegnazione agevolata dei beni ai soci è un’opportunità concreta per molte società italiane. Ma per farla funzionare servono precisione e attenzione nel seguire le regole contabili e fiscali fissate dalla Legge 207/2024. Gli esperti consigliano di affidarsi a professionisti preparati per valutare caso per caso se conviene e per gestire al meglio tutti gli adempimenti. Intanto, resta da vedere se l’Agenzia delle Entrate darà chiarimenti nei prossimi mesi, mentre le imprese si preparano a correre contro il tempo fino al 30 settembre 2025.

Luca Ippolito

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