Paniere Istat, cos’è e come funziona

Utilizzato per monitorare i prezzi di beni e servizi, il Paniere Istat è aggiornato ogni anno e ci aiuta a conoscere l’evoluzione dei consumi

Il 1° febbraio l’Istat ha diffuso il paniere 2023 che include diversi nuovi prodotti rispetto allo scorso anno tra cui frutta e verdura biologica, ma che cos’è il Paniere Istat?

Il Paniere Istat, com’è e come funziona

Il Paniere Istat è uno strumento statistico utilizzato per monitorare i prezzi di beni e servizi nel mercato dei consumatori e calcolare i numeri indici per la misura dell’inflazione. Per i calcoli, l’Istat utilizza tre indici, che hanno finalità differenti:

– il Nic (Indice Nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività) è utilizzato come misura dell’inflazione a livello dell’intero sistema economico e considera la collettività nazionale come un unico insieme di consumatori.

– Il Foi (Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati) si riferisce ai consumi dell’insieme delle famiglie che fanno capo a un lavoratore dipendente.

– L’Ipca (Indice dei prezzi al consumo armonizzato per i Paesi dell’Unione europea) è stato sviluppato per assicurare una misura dell’inflazione comparabile a livello europeo. Viene assunto come indicatore per verificare la convergenza delle economie dei paesi membri dell’Unione Europea.

Spesa
Spesa – lamiapartitaiva.it

 

È stato creato nel 1928 ed è tutt’oggi utilizzato. Dal 1999, inoltre, viene aggiornato ogni anno per stare al passo con i cambiamenti di mercato.

Nel primo paniere erano presenti 20 prodotti, in prevalenza di tipo alimentare. Nel secondo aggiornamento vennero introdotti energia, gas e legna, sia per riscaldamento che per la cottura dei cibi.

Col passare del tempo i prodotti sono aumentati sempre di più e sono stati introdotti la televisione, il walkman, l’automobile, scarponi da sci, adeguandosi alle nuove abitudini degli italiani. Nel 2018, per esempio, sono stati introdotti mango e avocado. Il paniere diventa ogni anno sempre più dettagliato, seguendo l’evoluzione dei consumi degli italiani.

Con l’aggiornamento del 2023 sono entrati a far parte del paniere diversi beni alimentari, come il tonno di pescata e i rombi di allevamento.

Ma non solo, ci sono molti beni e servizi introdotti: è il caso della riparazione dello smartphone, della visita medica sportiva o le apparecchiature audio intelligenti. Per quanto riguarda l’abbigliamento, entrano i leggings e i jeggins da donna; anche i massaggi entrano nel Paniere e si aggiungono ai “Trattamenti di bellezza”.

Da sottolineare l’introduzione di diversi alimenti biologici: arance, mandarini, banane, kiwi, zucchine, peperoni e molti altri. Questo è importante perché ci mostra come le nostre abitudini alimentari stiano cambiando, confermando una maggiore attenzione del consumatore verso un’alimentazione non solo sana, ma anche maggiormente sostenibile.

Secondo l’analisi condotta da Coldiretti, nell’ultimo anno 9 famiglie su 10 hanno acquistato, almeno una volta, prodotti biologici.

Nel paniere Istat 2023, per il calcolo degli indici Nic e Foi sono presenti 1.885 prodotti elementari; su scala europea, invece, dunque per il calcolo dell’indice Ipca, sono presenti 1.906 prodotti elementari.

Ma ci sono anche ulteriori novità, di natura metodologica: è stata utilizzata una nuova tecnica per i prezzi del trasporto aereo (web scraping), mentre per i prodotti farmaceutici è stata utilizzata Iqvia, una banca dati.

Ogni anno, l’Istat rivede l’elenco dei prodotti che compongono il paniere di riferimento per la rilevazione dei prezzi al consumo, aggiornando contestualmente le tecniche d’indagine e i pesi con i quali i diversi prodotti contribuiscono alla misura dell’inflazione.

Nel 2023 le novità più rilevanti sono di natura metodologica e riguardano l’utilizzo di nuove tecniche di cattura automatica (web scraping) dei prezzi del trasporto aereo e l’impiego della banca dati IQVIA per i prodotti farmaceutici, a vantaggio dell’efficienza della rilevazione e dell’accuratezza delle stime degli indici per questi prodotti.

Nel paniere del 2023 utilizzato per il calcolo degli indici NIC (per l’intera collettività nazionale) e FOI (per le famiglie di operai e impiegati) figurano 1.885 prodotti elementari (1.772 nel 2022), raggruppati in 1.061 prodotti, a loro volta raccolti in 423 aggregati.

Per il calcolo dell’indice IPCA (armonizzato a livello europeo) il paniere comprende 1.906 prodotti elementari (1.792 nel 2022), raggruppati in 1.080 prodotti e 427 aggregati.

Oltre che delle novità nelle abitudini di spesa delle famiglie, l’aggiornamento dei beni e servizi compresi nel paniere tiene conto dell’evoluzione di norme e classificazioni e in alcuni casi arricchisce la gamma dei prodotti che rappresentano consumi consolidati.

I prodotti, rappresentativi dell’evoluzione dei consumi delle famiglie e delle novità normative, che entrano nel paniere 2023 sono: la Visita medica sportiva (libero professionista), la Riparazione smartphone e le Apparecchiature audio intelligenti.

Tra i prodotti a rilevazione tradizionale che rappresentano consumi consolidati, entrano nel paniere, il Tonno di pescata e i Rombi di allevamento (tra i Pesci freschi di mare), il Deambulatore (nell’ambito delle Altre attrezzature ed apparecchi terapeutici), il Massaggio estetico (per Trattamenti di bellezza).

Si amplia poi la gamma degli aggregati di prodotto a rilevazione scanner, relativamente a formaggi stagionati confezionati, frutta e vegetali freschi (limitatamente a prodotti non stagionali venduti a peso fisso).

Sono circa 33 milioni le quotazioni di prezzo (scanner data) provenienti ogni mese dalla Grande Distribuzione Organizzata (GDO), utilizzate nel 2023 per stimare l’inflazione; 398mila sono raccolte sul territorio dagli Uffici comunali di statistica (UCS); quasi 189mila dall’Istat direttamente o tramite fornitori di dati; più di 167mila le quotazioni provenienti dalla base dati dei prezzi dei carburanti del Ministero dello Sviluppo economico.

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