Tutti i pensionati non possono che essere interessati a sapere quando saranno pagate le pensioni di maggio, si teme di dover attendere.
Ora che siamo ormai avviati alla fine del mese tutti non possono che essere interessati a sapere quando saranno pagate le pensioni di maggio, soprattutto perché si teme che il “ponte” possa generare un ritardo. In tanti, soprattutto chi non percepisce un assegno mensile elevato, possono essere già in difficoltà, per questo sapere che l’accredito possa essere vicino non può che generare un sospiro di sollievo.
Come di consueto, l’INPS ha diffuso le informazioni a riguardo, che possono variare a seconda della modalità con cui si sceglie di ricevere l’importo, in modo tale da sapere cosa aspettarsi. In caso di dubbio o se si avesse il desiderio di visualizzare il cedolino, compresi quelli arretrati, è possible accedere alla propria area dedicata sul sito dell’Istituto di Previdenza.
Il dubbio su quando possano essere pagate le pensioni di maggio nasce per un motivo ben preciso, che non è difficile immaginare. Il 1° maggio, infatti, risulta essere festivo visto che si celebra la Festa dei Lavoratori, per questo non può essere giorno bancabile. Chi ha scelto l’accredito su conto corrente dovrà quindi attendere il giorno successivo, il 2.
La situazione, invece, come da tradizione, è differente per chi preferisce ritirarla personalmente presso l’ufficio postale più vicino, In questo caso sarà necessario attendere, visto che è previsto un calendario che varia a seconda dell’iniziale del proprio cognome, ovvero:
I correntisti di BancoPosta, invece, potranno usufruire di un accredito anticipato (previsto tra il 30 aprile e il 1° maggio 2024), come già accaduto nel mese di aprile, in quel caso a causa della festività di Pasqua e Pasquetta, che erano il 31 marzo e il 1° aprile.
Non è escluso però possa esserci un conguaglio, che può incidere in negativo sull’importo percepito. L’INPS ha infatti effettuato il ricalcolo delle ritenute fiscali (Irpef e addizionali regionali e comunali) che erano state applicate nel corso dell’anno sulle pensioni, per questo è stato deciso di farlo a fine 2023. L’ente ne approfitta così per recuperare alcuni crediti attraverso una serie di rate, fino ad arrivare all’estinzione di quanto dovuto. Chi ha un reddito complessivo fino a 18.000 euro e un conguaglio a debito superiore a 100 euro, dovrà aspettarsi delle trattenute fino a novembre 2024.
Sono previste inoltre sulle pensioni di maggio le trattenute anche le addizionali regionali e comunali relative al 2023. Anche in questo caso si procede con 11 rate, fino a novembre 2024. Tutto sarà poi riportato nella Certificazione Unica 2024.
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