Rata mutuo esplode nel 2024, ma arrivano i modi per abbassarla: meglio agire subito

Tante famiglie italiana hanno l’esigenza di abbassare la rata del mutuo perché non riescono più a sostenere i pagamenti mensili a causa degli elevati tassi di interesse.

In Italia la situazione è degenerata da diversi mesi. Alle famiglie serve un time out per evitare di perdere la casa.

Come abbassare la rata del mutuo
Come abbassare la rata del mutuo (Lamiapartitaiva.it)

L’inflazione in crescita tra il 2022 e il 2023 ha avuto ripercussioni pesanti sui mutui. La Banca Centrale Europea ha iniziato ad aumentare i tassi di interesse dal mese di luglio 2022 e per dieci volte ha continuato sulla sua strada nonostante per le famiglie significasse rischiare di perdere la casa.

L’importo della rata mensile è raddoppiato nel giro di pochi mesi. Chi pagava 500 euro si è ritrovato a far fronte a pagamenti di 950 euro. Immaginiamo le cifre da capogiro per chi già sosteneva rate più alte in un mutuo variabile. Mesi e mesi di rinunce e fatica per continuare a pagare ma si arriva ad un certo punto che il cappio al collo deve essere tolto. La BCE non aiuta, in tutto questo tempo non si è mai preoccupata delle conseguenze delle proprie azioni e la speranza che inizi a farlo adesso è vana. Il Governo italiano sta cercando di aiutare i cittadini – una parte dei cittadini coinvolti negli aumenti.

Come abbassare la rata del mutuo

Il Governo Meloni nella Legge di Bilancio 2023 ha inserito una vecchia regola dedicata alle famiglie con fasce di reddito basse. Con un ISEE entro i 35 mila euro si può chiedere la rinegoziazione obbligatoria a tasso fisso alla propria banca.

Rinegoziazione o surroga per abbassare la rata
Rinegoziazione o surroga per abbassare la rata (Lamiapartitaiva.it)

Significa che l’istituto di credito deve trasformare il mutuo variabile in fisso previa domanda del cliente che è in regola con le rate scadute, ha un finanziamento variabile puro e una somma concessa per il mutuo inferiore a 200 mila euro.

Il tasso fisso si calcola partendo dal tasso interbancario IRS della durata del debito residuo a cui si aggiunge lo spread applicato al variabile. Questa operazione di passaggio da variabile a fisso conviene? Il nuovo tasso fisso è stimato intorno al 4% contro il 4,6% del variabile. Significa che per su un mutuo da 120 mila euro di 20 anni si risparmierebbero solo 50 euro al mese. Però la rata sarebbe fissa e non si dovrebbe temere alcun rialzo.

In alternativa alla rinegoziazione – strumento poco utilizzato dato che la differenza di prezzo è molto bassa – c’è la surroga. Consente di spostare il mutuo in un’altra banca che fa un’offerta più conveniente. Il nuovo istituto è libero di scegliere il tasso da proporre e si potrebbero risparmiare anche 200 euro su ogni rata.

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