Ravvedimento operoso, agisci prima che arrivi il Fisco: più tempo passa e più costerà

Ravvedimento operoso, di cosa si tratta e come ti devi comportare, tutte le informazioni per non farti cogliere alla sprovvista.

Il ravvedimento operoso, è una procedura che prevede il versamento spontaneo da parte del contribuente per regolarizzare diverse situazioni di mancato pagamento totale, parziale o ritardato, di varie imposte dovute. Il ravvedimento, è messo a disposizione a tutti i contribuenti e riguarda sia le persone fisiche, che le persone giuridiche.

che cos'è ravvedimento operoso
Ravvedimento operoso, agisci prima del fisco – lamiapartitaiva.it

Tuttavia nonostante sia una formula alla quale tutti i contribuenti possono accedere, esistono dei casi specifici in cui purtroppo non ci si può avvalere del ravvedimento operoso. Vediamo dunque chi può utilizzarlo, in cosa consiste la regolarizzazione, e come si effettua in caso il versamento.

Ravvedimento operoso, tutti i dettagli su questa possibilità

Il ravvedimento operoso, è una misura che consente a vari contribuenti di mettersi in regola dal punto di vista fiscale, tuttavia per potersi avvalere di questa misura, è necessario che non siano avvenuti già dei solleciti, infatti il mancato pagamento non deve essere stato notificato, non dovranno essere cominciati nemmeno ispezioni o verifiche.

che cos'è ravvedimento operoso
Più tempo passa e più costerà – lamiapartitaiva.it

Quando si sono effettuati degli errori, o si è in ritardo, riguardo un pagamento, è possibile mettersi in regola in maniera spontanea, eseguendo il pagamento dell’imposta dovuta, versando gli interessi. Attualmente il ravvedimento operoso può essere applicato nelle seguenti modalità, dal primo al quattordicesimo giorno successivo alla scadenza, con una sanzione ridotta dello 0,1% giornaliero, per numero di giorni di ritardo, successivamente la sanzione tenderà a salire sempre di più.

Per giorno di scadenza, si intende la data in cui scade il termine utile per poter pagare l’imposta, il ritardo decorre dunque, dal giorno successivo a tale data. Per effettuare il versamento, sarà necessario utilizzare il modello F 24 sul quale bisognerà riportare il codice relativo al tributo che si va a regolarizzare, il codice dell’ente per il Comune di riferimento, e andrà poi posta una X sulla casella ravvedimento.

Un’altra X dovrà essere posta sulla casella acconto o saldo, a seconda di quale rata si intende regolarizzare, sarà obbligatorio riportare anche il numero dell’immobile a cui ci si riferisce, ad esempio in caso di IMU. Bisognerà riportare l’anno di riferimento corrispondente al pagamento da regolarizzare, e si dovrà inoltre riportare l’importo totale da versare. Dovrà essere comprensivo di sanzioni calcolate correttamente, come esposto nella tabella che può essere consultata online, insieme al totale alle sanzioni verranno calcolati anche gli interessi secondo il tasso legale annuo.

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