Reddito di cittadinanza: gli over 60 ancora possono percepirlo ma a queste condizioni: ecco quali

Gli over 60 continueranno a prendere il Reddito di cittadinanza ma cambiano le condizioni. Vediamo insieme tutte le novità.

Molte persone ancora ricevono il Reddito di cittadinanza e continueranno a ricevere dei sussidi anche nel 2024 ma cambiano i requisiti. In questo articolo vi spieghiamo tutto nei dettagli.

Reddito di cittadinanza novità
Gli over 60 continueranno a ricevere il Reddito di cittadinanza/ Lamiapartitaiva.it

Il Reddito di cittadinanza ancora non è sparito. Non per tutti almeno. Il Governo di Giorgia Meloni, con la legge di Bilancio 2023, aveva stabilito che il sussidio nato in casa Cinque Stelle nel 2019, poteva essere erogato per un massimo di sette mesi nell’anno in corso. A partire da luglio, quindi, diverse sono state le famiglie che hanno perso il beneficio statale. Tuttavia continuano a riceverlo tutti quei nuclei familiari al cui interno sia presente un disabile, un minorenne e una persona con almeno 60 anni.

Costoro hanno diritto a ricevere il Reddito di cittadinanza fino a dicembre e poi, a partire da gennaio 2024, potranno fare richiesta per ottenere l’assegno di inclusione. Questo nuovo sussidio sarà uguale per importo e per durata al vecchio Reddito di cittadinanza. Ma per averlo il Governo Meloni chiederà che vengano rispettati nuovi requisiti.

Reddito di cittadinanza e Assegno di inclusione: cosa cambia

Il Reddito di cittadinanza scomparirà definitivamente di scena a dicembre 2023. I nuclei familiari al cui interno ci siano disabili, minorenni e persone con almeno 60 anni da gennaio 2024 potranno richiedere l’assegno di inclusione ma a patto di soddisfare nuovi requisiti.

Reddito di cittadinanza e assegno di inclusione
Ecco i nuovi requisiti per ottenere gli aiuti/ Lamiapartitaiva.it

L’assegno di inclusione, esattamente come il Reddito di cittadinanza, avrà un importo di 500 euro al mese più altri eventuali 280 euro per pagare l’affitto. Potrà essere erogato per 18 mesi e prorogato per altri 12. Non sarà “ad personam”: esattamente come il Rdc, anche l’assegno di inclusione non verrà riconosciuto al singolo ma all’intero nucleo familiare.

Ed è proprio qui che scatta la differenza principale. Mentre con il Reddito di cittadinanza per ogni componente della famiglia maggiorenne viene assegnato un valore pari a 0,4 – fino a un massimo di 2,1 elevabile a 2,2 per i nuclei familiari con all’interno disabili gravi –  con l’Assegno di inclusione tutto questo cambierà. In pratica con l’assegno di inclusione si aggiungerà uno 0,4 solo per i componenti della famiglia con almeno 60 anni oppure nel caso di familiari disabili o ancora nel caso di familiari che si occupano di bambini con meno di 3 anni o che si occupano di almeno 3 figli minorenni.

Verrà aggiunto uno 0,5 in caso di familiari non autosufficienti e uno 0,3 in caso di familiari con disagi psico – sociali. Va da sé che l’importo dell’Assegno di inclusione che ogni famiglia riceverà potrebbe essere molto più basso rispetto a quello che riceveva con il vecchio Reddito di cittadinanza. C’è da dire però che ogni componente della famiglia di età compresa tra i 18 e i 59 anni e senza disabilità potrà richiedere il Supporto formazione e lavoro: un sussidio di 350 euro al mese erogabile per 12 mesi.

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