Regolarizzazione dell’Iva: ecco come sanare eventuali mancati versamenti e l’omessa fatturazione

Versamenti Iva in ritardo? Omessa fatturazione? Scopri come regolarizzare la situazione e sanare eventuali irregolarità fiscali in modo chiaro e semplice.

È assolutamente possibile regolarizzare la situazione dell’Iva dopo un mancato versamento. Ma come si fa, e quali sono gli step da seguire per mettersi in regola con il fisco? L’amministrazione finanziaria ha pensato a tutto, fornendo indicazioni dettagliate e precisi suggerimenti su come affrontare il pagamento delle imposte e delle sanzioni. E non è una questione da sottovalutare, perché le informazioni sono cruciali tanto per il consumatore finale quanto per il contribuente stesso.

Verifica dei versamenti Iva e fatturazione
IVA: come affrontare mancati versamenti e omessa fatturazione – lamiapartitaiva.it

In uno scenario in cui un’azienda operante nel settore delle aste immobiliari si trova in una situazione di omessa dichiarazione Iva e mancata fatturazione, l’Agenzia delle Entrate ha preso carta e penna per dare le linee guida. Non è possibile cumulare le infrazioni. In particolare, se la dichiarazione è presentata dopo novanta giorni dalla scadenza, è considerata omessa.

Procedure di regolarizzazione consigliate

Ma quali sono le violazioni da sistemare? Le società sono chiamate a rimediare alla mancata fatturazione, alla mancata registrazione delle operazioni imponibili, all’omessa comunicazione delle liquidazioni periodiche Iva e alla mancata tenuta delle scritture contabili. Una serie di passi che richiedono un’attenzione particolare. La società, nel cercare chiarimenti dall’Agenzia delle Entrate, deve sapere come versare l’imposta e le sanzioni per forniture B2C e B2B, considerando anche l’assenza di Iva nei prezzi pattuiti. L’Agenzia delle Entrate, con la precisione che la contraddistingue, fornisce tutte le indicazioni necessarie per risolvere la situazione.

Verifica dei versamenti Iva e fatturazione
Conseguenze finanziarie: impatto e sanzioni nell’omessa regolarizzazione – lamiapartitaiva.it

Quanto all’importo dell’Iva da versare, l’Agenzia ricorda che l’imposta segue il meccanismo della rivalsa. Ciò significa che, in generale, il prezzo del servizio reso deve essere considerato comprensivo di Iva, salvo il caso in cui il cliente non possa beneficiare della detrazione. Passando agli obblighi di contabilità, la società deve istituire i libri e i registri necessari, emettere fatture e affrontare la sanzione prevista per le violazioni. Un passo alla volta, per sistemare le cose.

Per la dichiarazione di inizio o variazione attività, c’è spazio per sanare la violazione in qualsiasi momento, con la possibilità di ridurre la sanzione se la dichiarazione è presentata entro trenta giorni dall’invito dell’ufficio a regolarizzare. I versamenti Iva sono il fulcro del sistema fiscale, e per mettersi in regola, la società deve emettere fatture, comunicare i dati delle liquidazioni periodiche, presentare la dichiarazione Iva e versare l’imposta con gli interessi. Ovviamente, vanno affrontate anche le sanzioni per le omissioni.

In sintesi, i contribuenti hanno la chance di risolvere la situazione quando si tratta di versamenti Iva e dichiarazioni mancate. Non c’è spazio per cumulare le omissioni, ma affrontando ogni anno separatamente, è possibile sistemare la situazione. La chiave è agire con tempestività e precisione per mettere a posto le carte.

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