Revisore e stato di crisi: nuove indicazioni operative nei controlli periodici secondo Assirevi

Franco Sidoli

30 Dicembre 2025

Milano, 30 dicembre 2025 – Sono arrivate in questi giorni le nuove indicazioni operative sulla revisione legale, raccolte nel documento di ricerca Assirevi n. 259. L’Associazione italiana revisori contabili ha voluto mettere sul tavolo una guida chiara per chi lavora nel settore, che in questo periodo sta attraversando cambiamenti importanti, sia normativi che pratici. Il testo, presentato durante una conferenza nella sede di Via Vittor Pisani, riunisce le prassi più comuni adottate dagli studi e fa chiarezza su alcuni passaggi delicati dell’attività di controllo.

Assirevi n. 259: la bussola per i revisori

Durante l’incontro, aperto dai saluti di Marco Gervasoni, presidente dell’Associazione, è stato spiegato che il documento si rivolge soprattutto ai revisori legali e ai comitati di controllo delle società. Tra i temi affrontati ci sono la valutazione dei rischi e la gestione delle evidenze. “Questo è un riferimento pratico che aiuta a mettere ordine tra dubbi interpretativi e nuovi obblighi”, ha detto Gervasoni. Nel testo si trovano chiarimenti sulle tempistiche delle verifiche, sugli obblighi di documentazione e sui limiti della responsabilità dei revisori. Grande attenzione è dedicata anche al coordinamento con le novità introdotte dal recente decreto legislativo sulla revisione.

Particolare spazio viene dato al capitolo sulle procedure di controllo interno, approfondito anche grazie alle richieste arrivate dagli operatori del settore. Il documento conta una cinquantina di pagine e alterna spiegazioni normative a esempi concreti: una scelta che ha ricevuto molti apprezzamenti dagli addetti ai lavori. Come ha spiegato Daniela Rossi, membro del comitato tecnico, “abbiamo voluto fornire uno strumento concreto, utile per il lavoro quotidiano”.

Le reazioni degli studi: un passo avanti

Subito dopo la pubblicazione di Assirevi n. 259, diversi studi hanno commentato le nuove linee guida. “Finalmente un testo organico che spiega come documentare i controlli”, ha osservato un partner dello studio milanese Bianchi & Associati, specializzato in audit finanziari. Secondo alcune fonti interne, uno dei punti più apprezzati riguarda la formalizzazione dei rilievi: i revisori avranno ora indicazioni più precise su come segnalare eventuali anomalie, anche nelle situazioni meno chiare.

Altri professionisti hanno però chiesto maggiori dettagli su alcuni aspetti tecnici – in particolare sulla valutazione della materialità e sulle procedure da seguire quando la revisione incontra dei limiti. Nel documento si ribadisce però che è sempre fondamentale adattare i principi generali ai singoli casi concreti. “Non esiste una soluzione valida per tutti”, ha sottolineato Rossi, “il giudizio professionale resta il cuore della questione”. In pratica, Assirevi n. 259 cerca di trovare un equilibrio tra uniformità e flessibilità.

Un momento decisivo per la normativa

L’arrivo di Assirevi n. 259 coincide con una fase delicata per il mondo della revisione legale: le nuove direttive europee e la riforma della legge italiana stanno spingendo gli operatori a migliorare i controlli interni e la documentazione. Il documento vuole allineare le pratiche agli standard internazionali – come quelli dell’IAASB – ma senza perdere di vista le caratteristiche delle aziende italiane, spesso meno complesse rispetto alle grandi multinazionali.

Per l’Associazione, la sfida ora è proprio questa: bilanciare rigore e praticità. Un responsabile audit di una società quotata a Piazza Affari ha spiegato che “le indicazioni contenute nel documento sono un passo avanti verso più trasparenza, ma servono anche nuovi modi di lavorare da parte dei team”. Molte aziende stanno già organizzando corsi per aggiornare i propri revisori.

Primi passi e attese nel settore

Parlando con alcuni grandi studi tra Milano e Torino è emersa prudenza nell’adottare subito tutte le novità previste da Assirevi n. 259. Serviranno settimane o mesi per aggiornare manuali operativi, checklist e sistemi informatici. Un socio dello studio romano Ferri & Partners ha confessato: “L’avvio sarà inevitabilmente più impegnativo del solito, ma contiamo su un miglioramento nella qualità del lavoro”.

Restano aperti alcuni nodi critici, soprattutto su incarichi ad alto rischio o situazioni dove l’indipendenza del revisore può essere messa in discussione. Secondo fonti vicine all’Associazione sono previsti altri incontri nei primi mesi del 2026 per raccogliere pareri dagli operatori.

Nel frattempo il settore segue con attenzione questi sviluppi: in molti sperano che il documento non solo porti più trasparenza nei bilanci ma contribuisca anche a rafforzare la fiducia degli investitori nel mercato italiano. Come ha concluso Marco Gervasoni al termine della conferenza, “questo è solo l’inizio: abbiamo davanti altre tappe importanti, ma la strada è tracciata”.

Change privacy settings
×