Riscatto laurea agevolato: come richiederlo per andare prima in pensione

Gli anni universitari possono essere utili per smettere di lavorare in anticipo, tramite il riscatto della laurea. In cosa consiste?

I lavoratori laureati hanno a disposizione un’importante agevolazione per accedere alla pensione qualche anno prima. Si tratta del cd. riscatto della laurea, tramite il quale vengono conteggiati gli anni di studio universitario ai fini contributivi, come se durante tale periodo fosse stata svolta attività lavorativa. La misura può avere ad oggetto tutti i corsi di laurea triennali e magistrali, i corsi a ciclo unico, la specialistica e i dottorati.

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Quali sono i vantaggi del riscatto della laurea? (lamiapartitaiva.it)

Non vengono, tuttavia, considerati gli anni fuori corsoquelli per il conseguimento del titolo di studio presso gli atenei privati. Allo stesso modo, sono esclusi i master sia privati sia pubblici. Per le lauree estere, invece, è necessario il rilascio di una certificazione di riconoscimento del titolo dal Ministero dell’Università e della Ricerca.

Il riscatto degli anni universitari ai fini pensionistici non è gratuito, ma ha dei costi più o meno elevati. Il conteggio parte dal 1° novembre del primo anno di corso fino al 31 ottobre dell’ultimo anno. La normativa, però, consente anche il riscatto parziale, relativo solo a determinati anni di studio, ossia quelli necessari per maturare l’anzianità contributiva per l’accesso alla pensione.

Il riscatto agevolato, tuttavia, presenta dei vantaggi, per quanto riguarda l’ammontare complessivo da pagare. Scopriamo in cosa consiste.

Riscatto laurea agevolato: a chi è rivolto?

Il riscatto della laurea può essere richiesto da tutti i soggetti che hanno maturato dei contributi previdenziali, ad eccezione di coloro che non lavorano. Quanto costa riscattare la laurea?

La procedura ordinaria varia in base all’anno in cui l’interessato ha conseguito il titolo. Chi, infatti, si è laureato prima del 1° gennaio 1996 è sottoposto al sistema di calcolo pensionistico retributivo. Nel dettaglio, si applicherà il cd. metodo della riserva matematica, in base al quale la cifra da pagare dipenderà dal beneficio pensionistico conseguente il riscatto.

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I costi per il riscatto della laurea possono essere elevati (lamiapartitaiva.it)

Chi, invece, si è laureato dopo il 1° gennaio 1996, ricade nel sistema di calcolo contributivo e dovrà versare una somma pari allo stipendio percepito nei 12 mesi antecedenti la richiesta di riscatto, moltiplicata per l’aliquota contributiva IVS (Invalidità Vecchiaia e Superstiti) che, per il 2024, è del 33%.

Il riscatto di laurea agevolato può essere richiesto esclusivamente da coloro che hanno conseguito il titolo di studio dopo il 1995. In questo caso, sono previsti dei costi fissi e agevolati. Per il 2023, ciascun anno da riscattare costava 5.700 euro ma, per il 2024, si attendono comunicazioni ufficiali dall’INPS con eventuali nuovi importi.

Ricordiamo, però, che il riscatto agevolato, rivolgendosi a coloro che rientrano nel calcolo contributivo della pensione, comporta una taglio dell’assegno che può arrivare fino al 30%.

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