Riscatto laurea semplificato: strada spianata per professionisti e non

I lavoratori liberi professionisti possono chiedere il riscatto della laurea semplificato: ecco come funziona la procedura.

Tutti i lavoratori italiani, sia dipendenti che liberi professionisti, sanno benissimo che per andare in pensione hanno bisogno di cumulare anni di lavoro e anni di contributi. Per quanto riguarda i dipendenti i contributi sono versati direttamente dal datore di lavoro mentre i liberi professionisti devono versarli autonomamente.

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Riscattare gli anni di laurea può essere una soluzione, ecco come procedere – Lamiapartitaiva.it

I liberi professionisti, per aggiungere anni di contributi figurativi al proprio conto previdenziale per anticipare la data di pensionamento o aumentarne l’importo, possono richiedere il riscatto della laurea agevolato. Vediamo insieme come funziona questo meccanismo.

Riscatto laurea: ecco chi può farlo e perché conviene

Il riscatto agevolato è accessibile solo per i periodi coperti dal sistema contributivo e il costo del riscatto è calcolato in base al reddito minimo imponibile della gestione INPS artigiani e commercianti, moltiplicato per l’aliquota del 33%. L’importo può essere versato in un’unica soluzione o a rate.

Per poter richiedere il riscatto agevolato il libero professionista deve presentare apposita domanda alla propria cassa previdenziale di appartenenza, indicando i periodi di studio da riscattare. La cassa previdenziale, a sua volta, trasmetterà la domanda all’INPS. Ci sono dei casi, poi, in cui le casse di previdenza private hanno la possibilità di accettare il doppio riscatto della laurea, ma solo se si presentano alcune condizioni.

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Chi può fare il riscatto della laurea e come farlo – Lamiapartitaiva.it

In quest’ultimo caso il libero professionista deve aver versato almeno un contributo obbligatorio o figurativo nella gestione Inps. Inoltre non devono essere presenti dei periodi coperti da una doppia contribuzione e contemporanea e le regole dell’ordine professionale di appartenenza del professionista non devono escluderne, in maniera chiara e precisa, la possibilità della doppia contribuzione.

I liberi professionisti che hanno versato contributi all’Inps e presso altre casse previdenziali possono avvalersi anche della totalizzazione dei contributi. Questo è uno strumento gratuito che permette di valorizzare i versamenti effettuati a diversi enti. Si vanno a sommare i periodi assicurativi per conseguire così il diritto ad una pensione unica.

La totalizzazione interessa tutte le casse ma, per potervi accedere, non bisogna essere titolari di una pensione autonoma in una delle gestioni coinvolte. Oltre che per la pensione di vecchiaia o di anzianità contributiva, la misura della totalizzazione può essere richiesta per pensione di inabilità totale e pensione indiretta ai superstiti.

Facendo un esempio concreto, in base ai dati aggiornati al 2023, la quota annuale forfettaria per il riscatto laurea agevolato è pari a 5.776 euro. Un libero professionista che dunque ha conseguito una laurea triennale, quindi, dovrà versare un importo complessivo di 17.328 euro per riscattare gli anni di studio.

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