Università, aumentano soglie ISEE: cos’è e come si richiede per risparmiare con le tasse

Come risparmiare sulle tasse universitarie: cos’è l’ISEE e come richiederlo per ottenere vantaggi economici senza rinunciare alla qualità dell’istruzione.

I dati del rapporto ANVUR pubblicato il 25 giugno scorso mettono evidenziano la persistente bassa soglia di riduzione o esenzione dalle tasse universitarie, che riguarda solo pochi studenti. Questo dato preoccupante viene considerato alla luce della costante fuga di cervelli dal nostro Paese.

Tuttavia, è incoraggiante sapere che il Ministero dell’università ha preso in considerazione la necessità di migliorare il diritto allo studio per il prossimo anno accademico. È stato previsto un adeguamento delle soglie ISEE Università alla recente impennata dell’inflazione (+8,1%), che porterà il limite minimo a circa 26mila euro.

Attualmente i limiti massimi dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) e dell’Indicatore della Situazione Patrimoniale Equivalente (ISPE) per l’accesso ai benefici relativi al diritto allo studio per l’anno accademico 2023/2024 sono:

– limite massimo ISEE: 26.306,25 euro
– limite massimo ISPE: 57.187,53 euro

Inoltre, il rapporto ANVUR del 2022 ha evidenziato che durante il periodo della pandemia da Covid-19 si è registrato un aumento della soglia ISEE per l’accesso all’università. Con il ministro Manfredi, il limite è passato da 13.000 euro, stabiliti nel 2017, a 20.000 euro. Successivamente, con la ministra Cristina Messa, la soglia è stata ulteriormente aumentata a 22.000 euro.

Dopo questa decisione ministeriale, spetta ora ai singoli atenei, in base all’autonomia concessa loro e ai loro bilanci, la possibilità di innalzare ulteriormente il livello al di sotto del quale gli studenti potranno godere di agevolazioni, sia in termini di contributi di iscrizione che in altri aspetti, come la priorità nell’accesso a mense e posti letto.

Le nuove soglie ISEE dell’università: tutto quello che devi sapere

Per poter accedere a borse di studio, agevolazioni accademiche e usufruire dell’esenzione dal pagamento delle tasse universitarie è necessario richiedere l’ISEE Università. In particolare, potrai essere esentato dal pagamento delle tasse se il tuo ISEE non supera i 26.306,25 euro. Questa condizione è stabilita da due decreti del Mur firmati dal Direttore generale degli ordinamenti della formazione superiore e del diritto allo studio.

ragazzi camminano nell'ateneo
Foto | Vasyl Dolmatov da @Canva – lamiapartitaiva.it

Con l’avvicinarsi del nuovo anno accademico, i bandi dei diversi corsi di laurea specificano che gli studenti dovranno fornire la propria dichiarazione ISEE 2023 per poter ottenere il diritto allo studio universitario durante la fase di immatricolazione. È necessario quindi avere un ISEE Università aggiornato per beneficiare di svariate agevolazioni, ridurre il pagamento delle tasse e poter richiedere l’esenzione dai pagamenti. Vediamo dunque come funziona e come fare richiesta dell’ISEE Università.

ISEE per università: ecco come richiederlo per risparmiare sulle spese

L’ISEE Università è un indicatore fondamentale per valutare la situazione economica dei nuclei familiari degli studenti universitari. L’ISEE Università è un requisito indispensabile per le famiglie che vogliono richiedere prestazioni universitarie agevolate.

In passato, esisteva un unico ISEE valido per tutte le prestazioni, ma ora sono stati introdotti 4 nuovi modelli. Tra questi, figura l’ISEE Università, che consente di ottenere riduzioni o esenzioni sulle tasse universitarie e di beneficiare di altre agevolazioni per il diritto allo studio.

Secondo quanto riportato sul sito ufficiale dell’INPS, è importante sottolineare che uno studente potrebbe risiedere in un luogo differente rispetto al suo nucleo familiare eppure essere ancora fiscalmente a carico dei genitori. Tale informazione risulta fondamentale nel calcolo del suo ISEE, poiché occorre tenere in considerazione i componenti del nucleo familiare dei genitori dello studente, nonché i loro redditi e patrimoni.

Qualora si desideri ottenere la certificazione di tale situazione, è possibile rivolgersi a un CAF, un ente specializzato che offre assistenza professionale in materia fiscale e previdenziale.

Quali sono i requisiti per considerare uno studente non a carico?

Uno studente non sarà considerato a carico se soddisfa entrambi i seguenti criteri:

1. Residente da almeno due anni in un alloggio che non appartiene a nessun membro della sua famiglia di origine e che è diverso dalla residenza dei genitori.
2. Possiede un reddito adeguato, conforme al decreto ministeriale di cui all’articolo 7, comma 7, del decreto legislativo 29 marzo 2012, n. 68.

Le scadenze per la presentazione della dichiarazione ISEE variano da università a università.

Quali documenti sono necessari per richiedere l’ISEE?

Per richiedere l’ISEE Università è necessario presentare la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) che include dati personali, familiari, economici, reddituali e patrimoniali. Per il calcolo dell’ISEE sono richiesti i seguenti documenti:

1. Carta d’identità valida;
2. Codice fiscale del richiedente e dei membri del nucleo familiare;
3. Modello 730;
4. Contratto di locazione (se in affitto);
5. Certificazione Unica;
6. Informazioni su depositi bancari e media del conto corrente;
7. Documentazione riguardante il patrimonio immobiliare;
8. Importo residuo del capitale di eventuali mutui stipulati;
9. Dettagli riguardanti veicoli o imbarcazioni.

Il calcolo dell’ISEE università viene effettuato considerando tutti i redditi dello studente, se questo risulta essere autonomo, ovvero se dispone di un reddito proprio e distinto da quello dei genitori o della famiglia. Se lo studente è invece a carico dei genitori, si tiene conto del 20% del patrimonio mobiliare e immobiliare dei componenti del nucleo familiare. In sostanza, si somma all’Indicatore della Situazione Reddituale il 20% dell’Indicatore della Situazione Patrimoniale (ISP) del nucleo familiare, che viene poi diviso per il parametro della scala di equivalenza.

I tre parametri considerati per il calcolo dell’ISEE sono il reddito, il patrimonio e la composizione del nucleo familiare.

L’INPS si occupa del calcolo dell’ISEE basandosi sulla Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), rendendo disponibile l’attestazione entro 10 giorni lavorativi dalla ricezione della DSU. Tale attestazione, con la dicitura “Si applica alle prestazioni agevolate per il Diritto allo studio universitario”, viene rilasciata dall’INPS.

Da alcuni anni, le Università hanno la possibilità di acquisire direttamente l’ISEE, a condizione che lo studente dia l’autorizzazione, tramite l’accesso alla banca dati dell’INPS.

Aggiornamento Fasce ISEE 2023: agevolazioni e limiti di accesso al diritto allo studio

Gli studenti potranno accedere ai benefici relativi al diritto allo studio se il loro ISEE non supera la soglia di 26.306,25 euro, mentre l’ISPE non dovrà superare i 57.187,53 euro. Superata questa soglia, gli studenti non avranno diritto a prestazioni connesse al diritto allo studio, perdendo quindi l’accesso a diverse agevolazioni. Tuttavia, per coloro che presentano un ISEE superiore a questi limiti, è comunque possibile beneficiare di trattamenti agevolati su alcuni servizi, come la mensa, ma non avranno diritto a esenzioni particolari.

Va sottolineato che ogni università ha la facoltà di ampliare l’offerta di borse di studio e altre agevolazioni a favore degli studenti. Inoltre, è possibile che venga applicata una variazione della soglia dell’ISEE universitario, purché non superiore al 30% dei valori nazionali.

Per quanto riguarda le borse di studio, il Decreto MUR ha previsto anche degli aumenti significativi. Gli studenti fuori sede potranno beneficiare di un importo di euro 6.656,52, mentre gli studenti pendolari avranno a disposizione euro 3.889,99. Gli studenti che frequentano l’università nel luogo di residenza avranno invece un importo di euro 2.682,77.

Ricordiamo che queste disposizioni sono state pensate al fine di garantire una maggiore equità nell’accesso al diritto allo studio e di sostenere gli studenti nelle loro spese universitarie. Le università, nel rispetto di questi limiti, potranno ulteriormente supportare gli studenti, fornendo loro opportunità per raggiungere i propri obiettivi accademici.

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