Si pensa di far durare le vacanze estive degli studenti fino a ottobre, anche se sarebbe un poblema per molte famiglie.
L’anno scolastico volge al termine, per questo molte famiglie si stanno già muovendo per cercare di capire come gestire al meglio quel periodo per i propri figli. Nessuno avrà ovviamente modo di assentarsi dal lavoro per tre mesi, per questo diventa necessario individuare soluzioni ad hoc, soprattutto per i più piccoli, che non hanno evidentemente la possibilità di restare a casa da soli.
A eccezione di chi sceglierà l’oratorio, che durerà comunque poche settimane, molti ripigheranno sui centri estivi, che comportano comunque un costo non così facilment sostenibie da tutti i nuclei familiari. C’è chi però pensa addirittura che le vacanze estive degli studenti debbano durare fino a ottobre.
Negli ultimi tempi si sta parlando della possibilità di rimodulare il calendario scolastico, così da agevolare il compito delle famiglie, che si ritrovano “scoperte” per ben tre mesi. Se davvero questa idea dovesse andare in porto, ci potrebbero essere delle pause in fasi differenti dell’anno, anche se inevitabilmente il problema andrebbe a riguardare altri momenti.
Chi ha questa idea ritiene inoltre possa essere “rischiosa” una sosta così lunga perché si può arrivare a dimenticare anche in maniera piuttosto facile quanto imparato nel corso degli anni.
A sorpresa, però, c’è chi ha un’opinione davvero opposta, al punto tale da ipotizzare di allungare il periodo dedicato alle vacanze estive degli studenti. A parlarne è Italo Farnetani, pediatra e professore ordinario di Pediatria dell’Università Ludes-United Campus of Malta, convinto di come un cambiamento sia necessario, ma in modo diverso a quanto ipotizzato dalle forze politiche.
“Le temperature elevate non favoriscono l’apprendimento con il riscaldamento climatico in atto – sono le parole del medico all’Adnkronos -. Sarebbe meglio ridurre di qualche giorno le vacanze natalizie, proprio per poter poi allungare la durata delle vacanze durante l’estate”.
Farnetani ha voluto motivare la sua proposta, sottolineando quanto questa possa avere due aspetti positivi:
Il pediatra è però convinto di come sia importante che le istituzioni scolastiche non abbandonino i ragazzi alle loro famiglie durante l’estate e non solo, ben sapendo come non sia semplice per tutti trovare una soluzione adeguata. Farnetani pensa che il periodo da giugno a ottobre senza lezioni “potrebbe essere l’occasione per far praticare sport e vita all’aria aperta ai ragazzi, che è quello che spesso manca durante il periodo scolastico”. Il periodo pù caldo dell’anno, a suo dire, sarebbe adatto per praticare sport, anche all’aria aperta, utile a tutte le età. Si dovrebbe in modo particolare privilegiare il nuoto, utile per il fisico, ma anche per prevenire gli annegamenti che a volte possono avvenire in mare.
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