Bonifico parlante anche nel 2024 per ottenere la detrazione: come fare e le istruzioni per non commettere errori

Se desideri ottenere delle detrazioni fiscali nel campo dell’edilizia il bonifico parlante è fondamentale: ecco la guida completa.

Nel contesto delle agevolazioni per il recupero del patrimonio edilizio, il bonifico parlante si presenta come un elemento cruciale per garantire la corretta fruizione delle detrazioni fiscali previste dalle normative vigenti. L’articolo 16-bis del Dpr 917/1986 stabilisce le condizioni essenziali per ottenere tali benefici, tra le quali spicca l’obbligatorietà del pagamento tramite bonifico bancario o postale.

detrazioni bonifico parlante, come farlo
Per le detrazioni fiscali è importane il bonifico parlante – Lamiapartitaiva.it

Affinché il bonifico sia considerato valido ai fini delle detrazioni, è necessario che esso riporti i seguenti elementi. Prima di tutto la causale del versamento che deve indicare la norma di riferimento (articolo 16-bis del Dpr 917/1986) che giustifica la detrazione. Poi il codice fiscale del beneficiario della detrazione quindi l’identificativo fiscale del soggetto che intende usufruire dell’agevolazione. E poi il codice fiscale o numero di partita IVA del beneficiario del pagamento che deve includere l’identificazione fiscale del destinatario del pagamento.

Casi specifici

Nel caso in cui più soggetti siano coinvolti nella spesa e intendano beneficiare della detrazione, il bonifico deve riportare il numero di codice fiscale di tutte le persone coinvolte. Inoltre, per interventi sulle parti comuni condominiali, è necessario indicare il codice fiscale del condominio e, se del caso, quello dell’amministratore o di altro condomino che effettua il pagamento.

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Bisogna specificare la causale del versamento per ottenere le detrazione – Lamiapartitaiva.it

Le banche e Poste Italiane Spa devono operare una ritenuta dell’8% sull’importo del bonifico come acconto dell’imposta sul reddito dovuta dall’impresa che ha eseguito i lavori. Questo adempimento è regolamentato dalla circolare n. 40 del 28 luglio 2010 dell’Agenzia delle Entrate. Per le spese sostenute a favore dei Comuni, anche se il contribuente non è obbligato a effettuare il pagamento con bonifico, è consigliato farlo. Dovrà quindi indicare nella motivazione del pagamento il Comune come soggetto beneficiario e specificando la causale del versamento.

I bonifici effettuati tramite conti presso gli “Istituti di pagamento” sono validi ai fini delle detrazioni. Tuttavia, l’istituto deve agire come sostituto d’imposta. Deve quindi adempiere a tutti gli obblighi riguardanti la ritenuta d’acconto, la certificazione tramite modello CU, e la trasmissione della dichiarazione (modello 770). Se i lavori sono finanziati da una società finanziaria, è possibile richiedere l’agevolazione. La società deve effettuare il pagamento all’impresa mediante bonifico contenente tutti i dati richiesti dalla legge. Inoltre, il contribuente deve conservare la ricevuta del bonifico come prova di pagamento.

In conclusione, il bonifico parlante rappresenta uno strumento fondamentale per garantire la corretta registrazione delle spese e ottenere le detrazioni fiscali previste, contribuendo così al sostegno del recupero del patrimonio edilizio.

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