Bonus alternativi al 110: ecco come puoi ristrutturare casa nel 2024

Il Superbonus 110% termina nel 2023 e molti cittadini si chiedono quali sono i bonus casa da utilizzare in alternativa.

Addio al Superbonus con aliquota fiscale 110% che nel 2024 dovrebbe passare al 70%. Tuttavia, non è sicuro che la misura sarà prorogata.

Bonus alternativi per ristrutturare casa
Bonus casa ristrutturazione anche nel 2024 (lamiapartitaiva.it)

Il blocco del Superbonus potrebbe avere gravi conseguenze sui conti pubblici e nello stesso tempo causare il blocco dei cantieri. Nel frattempo, però, chi vuole ristrutturare casa può farlo con altri bonus; misure alternative al Superbonus. Ecco quali sono.

Bonus casa alternativi al Superbonus: ecco l’elenco completo

Il 31 dicembre 2023 è il termine ultimo per beneficiare del Superbonus 110%. In realtà, la misura quest’anno era destinata solo ai condomini che avevano iniziato i lavori entro il 25 novembre 2022 e che avevano presentato la Cilas entro dicembre 2022. Infatti, per le nuove ristrutturazioni di immobili si può fruire del Superbonus con l’aliquota del 90% che nel 2024 scenderà al 70%. Comunque ci sono altre agevolazioni fiscali che i cittadini possono utilizzare per risparmiare sui costi della ristrutturazione casa.

Elenco dei bonus alternativi per ritrutturare casa
Ristrutturare casa con questi bonus alternativi (lamiapartitaiva.it)

Per esempio, c’è il bonus ristrutturazioni con la detrazione del 50% sulle spese riguardanti lavori di manutenzione. Il limite massimo è 96mila euro per ogni unità immobiliare. Probabilmente anche questa misura nel 2024 subirà un abbassamento dell’aliquota: dal 50% diventerà 36%, con un limite di spesa di 48mila euro.

Una seconda alternativa è il Sismabonus che potrà essere utilizzato fino al 31 dicembre 2024. I beneficiari potranno usufruire di questa misura per coprire i lavori di manutenzione finalizzati a ridurre il rischio sismico negli edifici nelle zone sismiche 1, 2 e 3. L’aliquota riconosciuta è compresa tra 50% e l’80%, dipende dagli interventi svolti.

Poi si potrebbe fruire anche dell’Ecobonus con le detrazioni del 50% o del 65%, purché i lavori siano finalizzati a incrementare l’efficienza energetica di un immobile. Tra questi ci sono: sostituzione caldaie, installazione termo valvole, sostituzione infissi.

Nel 2024 sarà ancora in vigore anche il bonus verde con una detrazione del 36% sulle spese sostenute per creare aree verdi sui terrazzi o nei giardini negli immobili residenziali. Il bonus, però, non può essere utilizzato per i lavori di manutenzione ordinaria.

Un’altra agevolazione è il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche con una detrazione Irpef del 75% sulle spese sostenute per facilitare la mobilità. Con questo bonus, per esempio, è possibile installare l’ascensore, una pedana oppure un montascale.

Infine, l’ultima agevolazione può essere richiesta come conseguenza ai bonus edilizi. Infatti, il bonus mobili ed elettrodomestici può essere fruito dai contribuenti che stanno restaurando un immobile e devono arredarlo. Per il 2023 la detrazione sarà calcolata su un importo massimo di 8mila euro (nel 2024 l’importo sarà massimo 5mila euro) da ripartire in 10 quote annuali di apri importo. In entrambi i casi, nell’importo sono comprese anche le spese di trasporto e montaggio.

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