I lavoratori riceveranno degli incrementi sulla busta paga già da novembre, grazie alla nuova Legge di Bilancio. Chi potrà usufruirne?
Cresce l’ansia per scoprire tutte le novità contenute nella nuova Legge di Bilancio. La manovra finanziaria costerà, in tutto, 24 miliardi di euro, dei quali circa 7 verranno destinati al rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici.
I fondi potrebbero essere usati già nelle prossime settimane, per versare gli aumenti spettanti ai dipendenti nel 2023. Il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ha dichiarato che cercherà di avere accesso alle risorse economiche già a novembre, affinché vengano accreditate prima della tredicesima.
Se la riforma dovesse andare in porto, gli aumenti sarebbero davvero sorprendenti e, per alcuni lavoratori, potrebbero sfiorare quota 2 mila euro.
Chi potrà usufruire del Bonus e vedere incrementato il proprio stipendio anche prima del rinnovo dei Contratti Collettivi Nazionali del prossimo anno?
La misura è destinata ai dipendenti statali con contratto a tempo indeterminato, come professori, impiegati presso i Ministeri o gli altri Enti, come INPS e Agenzia delle Entrate, ma anche ai dipendenti delle forze di sicurezza, come Polizia ed Esercito Italiano.
Nel dettaglio, l’aumento sarà pari al 3,35%, corrispondente ad un importo mensile che va dai 50 ai 149 euro, moltiplicato per 13 mensilità. Le cifre verranno versate in un’unica soluzione.
Nel 2024, invece, ci saranno gli incrementi veri e propri, derivanti dal rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale. In questo caso, l’ammontare delle buste paga dei dipendenti pubblici dovrebbe innalzarsi fino al 6%.
Il settore che trarrà maggior beneficio dalla manovra sarà quello della sanità, per il quale sono stati stanziati circa 2,3 miliardi di euro in più. Di conseguenza, i medici e gli infermieri percepiranno un aumento sulla retribuzione più elevato, al quale si aggiungeranno ulteriori 700 milioni per l’incremento dello stipendio relativo alle ore di straordinario.
Sempre al comparto sanità saranno destinati 250 milioni di euro nel 2025 e 350 milioni di euro nel 2026, per incrementare l’assistenza territoriale e procedere con nuove assunzioni.
Ma i vantaggi per i lavoratori statali non finiscono qui.
Oltre all’aumento dello stipendio, i dipendenti pubblici potranno beneficiare dello sgravio contributivo, con una riduzione del 7%, per coloro che percepiscono fino a 25 mila euro all’anno e del 6% per coloro che hanno una paga annua compresa tra 25 mila e 35 mila euro.
Per effetto di tale misura, dei lavoratori arriveranno a percepire anche 100 euro in più sullo stipendio.
Sono stati, infine, potenziati i fringe benefit, ossia tutti quei bonus aziendali che non vengono tassati (ad esempio, i buoni pasto) e introdotti gli sgravi sui premi di produttività, con una tassazione agevolata del 5%.
Per chi ha figli, l’aumento sarà di circa 2 mila euro, mentre di mille euro per chi non ha figli.
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