Cambia la DSU, attenzione alla giusta compilazione: l’INPS blocca l’assegno se l’ISEE non è corretto

Dal primo ottobre sono entrate in vigore importanti modifiche per la compilazione delle DSU e dell’ISEE: ecco cosa cambia.

Effettuare l’ISEE e farsi aiutare nella compilazione del DSU, finora, sono state operazioni possibili nei CAF per tutti i cittadini italiani senza esborso economico. Ora, dal primo ottobre 2023, queste prestazioni possono diventare a pagamento entro certe condizioni.

Cambia il costo delle attestazioni DSU
Come cambia il costo per elaborare variazioni sul DSU – lamiapartitaiva.it

Cambia il prezzo dell’assistenza alla compilazione della DSU e dell’ISEE dal primo ottobre 2023. E i cambiamenti fondamentali vengono introdotti a seguito dell’entrata in vigore Decreto Lavoro. Tali novità avranno un impatto significativo sia sulla compilazione delle Dichiarazioni Sostitutive Uniche (DSU) e che sulla gestione e la presentazione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE).

Le modifiche in questione, introdotte attraverso il Decreto Lavoro n. 48/2023, coordinato con la legge di conversione del 3 luglio 2023 n. 85, implicano che tutte le DSU e le attestazioni ISEE successive alla prima saranno a pagamento, se presentate nello stesso anno e con il nucleo familiare invariato.

Si tratta quindi di una novità importante che riguarda l’assistenza fornita ai cittadini dai CAF nella compilazione delle DSU successive alla prima presentate nello stesso anno per lo stesso nucleo familiare.

Abbiamo a che fare con modifiche legislative volute dall’attuale Governo e progettate con l’obiettivo dichiarato di razionalizzare gli impegni di spesa pubblica. Per risparmiare sulle risorse disponibili, l’esecutivo ha deciso di rendere a pagamento alcuni servizi.

Dal primo ottobre cambia tutto per la compilazione delle DSU e dell’ISEE

A partire dal primo ottobre 2023, in pratica, l’assistenza alla compilazione della DSU non sarà più gratuita se non vi sono state variazioni nei componenti del nucleo familiare. La fattispecie riguarda dunque quelle attestazioni ISEE che riportano delle difformità od omissioni, sia a livello patrimoniale che reddituale.

Costi CAF: 25 euro per la DSU
Cosa cambia dal primo ottobre per la DSU – lamiapartitaiva.it

E non solo: cambia anche la possibilità di gestire gratuitamente la DSU, laddove si voglia variare la tipologia di attestazione richiesta. Cosa significa tutto ciò? Fondamentalmente, che l’assistenza rimarrà gratuita solo per la compilazione della prima DSU e per le successive solo nel caso in cui vi saranno variazioni effettive nel nucleo familiare.

Bisogna, in virtù di tutto questo, sottolineare che, nel caso in cui si presentino DSU successive alla prima senza alcuna variazione nel nucleo familiare, le attestazioni avranno un costo. Cioè: potranno comportare un esborso economico a carico del cittadino.

I Centri di Assistenza Fiscale, meglio noti come CAF, potranno addebitare fino a 25 euro per l’elaborazione delle successive Dichiarazioni Sostitutive Uniche dopo la prima presentata.

Il Governo ha fatto sapere che questa modifica entrerà in vigore in alcune Regioni solo dal primo gennaio 2024.

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