Dichiarazione dei redditi tardiva: come funziona ed entro che data va presentata

Come funziona la dichiarazione dei redditi tardiva? Ecco la data massima in cui è possibile presentarla per evitare l’omessa dichiarazione.

In caso di mancato invio del modello 730/2023 e di quello dei Redditi, è possibile provvedere alla dichiarazione fino al 28 febbraio 2024. I redditi possono essere dichiarati entro 90 giorni dalla scadenza ultima, oltre il quale viene considerata come omessa dichiarazione.

Come funziona la dichiarazione dei redditi tardiva
Ecco come funziona la dichiarazione dei redditi tardiva – Lamiapartitaiva.it

Chi riesce a inviare la dichiarazione entro il 28 febbraio avrà una riduzione delle sanzioni per via del ravvedimento operoso. Oltre i 90 giorni (quindi dopo il 28 febbraio) la dichiarazione viene considerata omessa, con sanzioni molto più alte da sanare.

Chi ha dimenticato di presentare i modelli relativi alla dichiarazione dei redditi potrà quindi regolarizzare il tutto grazie a un modulo apposito. Questo, chiamato modello Redditi Pf tardivo, va comunque consegnato entro il 28 febbraio 2024. In caso venga rispettato questo limite, la sanzione verrà ridotta a soli 25 eurograzie al ravvedimento operoso.

La dichiarazione tardiva è normalmente pari a 250 euro (quindi il ravvedimento operoso la riduce a 1/10), ma in caso di dichiarazione omessa le sanzioni possono essere davvero salate. Per versare la dichiarazione tardiva bisognerà usare il modello F24 con il codice tributo 8911.

Dichiarazione dei redditi tardiva: le sanzioni per dichiarazione omessa

Oltre i 90 giorni massimi di scadenza la dichiarazione è, come già spiegato, considerata omessa a tutti gli effetti. Le sanzioni dipendono dal valore dell’imposta emersa dalla dichiarazione se questa viene presentata oltre i 90 giorni. Se questo è pari a un minimo di 200 euro, la sanzione sarà tra il 60% al 120% delle imposte. In caso di imposte non dovute la sanzione andrà tra i 150 e i 500 euro.

Le sanzioni in caso di dichiarazione dei redditi tardiva
Se non si rispettano i limiti della dichiarazione dei redditi tardiva si rischiano grosse sanzioni – Lamiapartitaiva.it

Se la dichiarazione non viene mai trasmessa la sanzione può arrivare a un massimo di 1.000 euro se non è dovuta imposta (se l’imposta è dovuta partirà invece da un minimo di 250 euro, dal 120 al 240% dell’imposta dovuta).

Per presentare la dichiarazione entro la scadenza del 28 febbraio, è possibile proseguire per via telematica utilizzando il modello Redditi tardivo. Una volta fatto questo si potrà procedere a pagare la sanzione ridotta per ravvedimento operoso (a cui si possono aggiungere eventuali sanzioni per violazioni riguardo il pagamento dei tributi). Questo si potrà effettuare tramite modello F24, con il codice tributo 8911.

Oltre il 28 febbraio scattano le sanzioni menzionate sopra, quindi è bene procedere il prima possibile per evitare di dover pagare multe salate.

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