Documenti, quando e quanto tempo conservarli: perché è fondamentale saperlo

Se hai la casa piena di documenti e di scartoffie e vorresti buttare via tutto, ecco cosa devi sapere: così non sbaglierai.

Sebbene oggi come oggi si stia passando sempre di più al digitale e quindi sempre più documenti vengano conservati sul computer o sullo smartphone, di fatto la carta è ancora molto in uso e in ogni casa c’è quell’angolo con gli scatoloni pieni di documenti di qualsiasi tipo. Prima che però ti prenda la voglia di buttarli tutti via per fare spazio a qualcosa di nuovo, devi sapere quali sono quelli da conservare e per quanto tempo li si deve tenere con sé.

Quali documenti si devono conservare
Non gettare i documenti: questi non vanno mai smaltiti – (lamiapartitaiva.it)

In molti casi, i documenti che si ricevono per posta o quelli che si stampano per sicurezza sono semplici copie di file digitali già presenti sul computer di proprietà di chi li ha emessi o li ha ricevuti, quindi non essenziali. In altri casi, però, i documenti devono essere conservati per un determinato periodo di tempo perché possono fungere da prova in alcune specifiche situazioni: ecco quindi quali sono le regole da rispettare.

Documenti, non buttarli! Questi li devi conservare

Iniziamo dai documenti che devono essere conservati per un periodo minimo di cinque anni, periodo nel quale si può subire una visita di controllo fiscale. Si tratta della dichiarazione dei redditi, delle bollette delle utenze domestiche e delle multe, nonché la documentazione relativa alle imposte sulla casa e sui rifiuti e le buste paga. Va poi conservato per tre anni il bollo auto, mentre per un periodo che va dai tre ai dieci anni la parcella e le cambiali.

Quali documenti si devono conservare
Quali documenti si devono conservare e per quanto tempo: non sbagliare -(lamiapartitaiva.it)

Tutti gli scontrini, invece, devono essere conservati per un periodo massimo di 26 mesi, mentre i mutui e i finanziamenti, le sentenze, gli estratti di conto corrente e di carta di credito, così come le polizze e i documenti assicurativi, vanno mantenuti per dieci anni. Da conservare per sempre i rogiti, i documenti di proprietà e i referti medici, così come i contributi previdenziali autonomi e quelli dei liberi professionisti, quindi anche i titoli di studio. Quindici anni, invece, per i documenti relativi alle ristrutturazioni e ai bonus.

In ogni caso, se tendete a dimenticarvi di queste scadenze, vi consigliamo di salvare l’articolo e di organizzare i vostri documenti in cartelle diverse a seconda della scadenza del periodo di conservazione, così saprete esattamente ogni quanto potrete svuotarle.

Gestione cookie