Per le imprese italiane esistono tanti bandi aperti per ottenere dei finanziamenti agevolati: ecco i requisiti che bisogna avere.
La maggior parte delle imprese presenti in circolazione gode di finanziamenti ottenuti tramite vari modi. Fondo perduto, richieste esplicite o grandi capitali raccolti in fase di start-up. In Italia questo tipo di economia procede da decenni, e per coloro che sono desiderosi di avviare un’attività ben strutturata ci sono tante risorse a disposizione.
Ultimamente hanno aperto numerosi bandi dedicati proprio a questa categoria. E tra questi figurano dei finanziamenti molto interessanti, che perlomeno in fase iniziale possono essere utili ad abbattere numerosi costi. Scopriamo insieme quali sono i requisiti per poter ottenere tale supporto.
Finanziamenti per imprese: quali sono i requisiti?
Il nuovo 2024 per le imprese in fase di avvio ha portato numerose novità. Le cause sono nobili e tra le più disparate, dal prezioso contributo destinato allo sviluppo per il Mezzogiorno, passando per la tematica ormai nota della sostenibilità ambientale. Tutto ciò può essere conseguito tramite i cosiddetti finanziamenti agevolati. Ma cosa sono esattamente?
Si tratta sostanzialmente di un finanziamento che può essere ottenuto in modalità semplificata, rendendo le sue condizioni tendenzialmente molto più favorevoli. Un po’ come i prestiti a tasso zero sostanzialmente, dove il tasso di interesse non cresce col passare delle rate. Solitamente vengono destinati alle imprese che devono ancora strutturarsi, così da dare loro maggiore sostegno.
Ritornando in maniera diretta sul Mezzogiorno, il finanziamento denominato “Resto al Sud” è certamente uno dei più interessanti tra le varie proposte. Si tratta di un sostegno dedicato alle imprese che hanno intenzione di sorgere in territori come l’Abruzzo, la Campania, la Basilicata, la Calabria e le altre note. Ogni requisito sarà disponibile nelle apposite pagine informative presenti nei rispettivi siti.
Un altro finanziamento che merita una menzione è “Smart e start“, volto a supportare progetti dedicati ancora una volta alle imprese del Sud Italia. La peculiarità di questo supporto economico è il coinvolgimento delle imprese appartenenti al cosiddetto Cratere sismico, che geograficamente riguarda una lista di circa 140 Comuni differenti.
Menzione d’onore anche per chi si occupa di dare voce a quelle PMI che non hanno ricevuto dei pagamenti da collaboratori, fornitori e Pubblica Amministrazione. Una sorta di fondo perduto di riparazione, per porre rimedio agli evidenti errori che sono stati fatti in precedenza.