Partita Iva, dal 2024 cambia il regime forfettario: chi pagherà di più

Partita Iva: dal 2024 cambia tutto, ecco cosa accadrà per il regime forfettario e chi si troverà a pagare di più.

La partita Iva con il regime forfettario, prevede un’aliquota al 15% e diverse semplificazioni fiscali, ciò garantisce un risparmio annuale consistente rispetto alle altre tipologie di partita Iva. Inoltre per poter avere questo tipo di partita Iva bisogna rispettare alcuni requisiti imprescindibili.

Partita Iva, dal 2024 cambia il regime forfettario
Partita Iva e superamento della soglia limite per il regime forfettario – lamiapartitiva.it

Per il 2024 ci saranno alcuni cambiamenti che riguardano proprio il regime forfettario, sono state effettuate infatti delle modifiche introdotte in seguito alla legge di bilancio 2023 al regime sostitutivo con aliquota del 15%, riservato alle persone fisiche titolari di partita Iva, che praticano un’attività di impresa, arte o professione in forma individuale. Vediamo nel dettaglio quali sono le nuove misure e le novità che sono state introdotte.

Partita Iva forfettaria, cosa cambia dal 2024, le agevolazioni e le novità dopo la legge di bilancio

Il regime forfettario, prevede una soglia non superiore agli 85.000 €, ciò è quello che è emerso dall’ultima legge di bilancio 2023, questo requisito è applicabile già dal 2023 e permette la permanenza a regime agevolato a chi lo aveva già applicato nel 2022.

Ecco chi pagherà di più
Regime forfettario e superamento della soglia – lamiapartitaiva.it

La misura è rivolta chiaramente anche ai nuovi soggetti, un’altra novità introdotta riguarda la fuoriuscita immediata dal regime forfettario, ciò permette di superare la soglia di 100.000 € dei ricavi e dei compensi percepiti nel corso dell’anno. In pratica, se nel corso dell’anno si percepisce una somma superiore agli 85.000 €, ma comunque inferiore a 100.000 € si può rimanere all’interno del regime forfettario nell’anno in corso. Sarà possibile uscirne poi in quello successivo, di conseguenza ci sarà la rettifica dell’Iva non detratta.

I contribuenti che invece nel corso dell’anno supereranno la soglia dei 100.000 €, passeranno automaticamente al regime ordinario, nello stesso anno il contribuente rientrerà nel regime ordinario fin dall’inizio dell’anno. Le fatture emesse senza Iva prima del suddetto incasso, dovranno essere integrate. Nei documenti ufficiali in cui vengono esplicate tutte le novità, si precisa che se il contribuente intraprenderà l’attività nel corso dell’anno, il superamento del limite dei 100.000 €, dovrà essere verificato senza mettere a confronto il volume dei ricavi o dei compensi rispetto l’anno di attività.

Viene inoltre dichiarato, che chi ha aderito ad un regime ordinario ad esempio nel 2021, può applicare dal 1 gennaio 2023 il regime forfettario, se nel 2022 ha percepito o ricavato dei compensi pari o inferiori agli 85.000 € dunque, in questo caso non sarà necessario rispettare il vincolo triennale di permanenza nel regime ordinario.

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