Prestare l’auto ad un amico: scatta la multa da 15.000 euro

Bisogna stare attenti a chi si ha davanti quando si presta la propria auto. C’è chi l’ha data a un amico e ora ha una multa da 15.000 euro.

Quando si tratta del proprio veicolo molti sono gelosi quasi più che del proprio partner, tanto che non lo darebbero in mano a nessun’altro. C’è chi ride per questo attaccamento, ma la verità è che prestare l’auto a un amico espone a propria volta a ripercussioni in caso di incidenti o multe. Un caso recente ha messo in luce come a volte sia meglio non fidarsi.

si può prestare l'auto a un amico
Se decidi di prestare l’auto a un amico attento a ciò che potrebbe fare. – (la miapartitaiva.it)

A vedere tradita la sua fiducia, in modo intenzionale o meno, è stato un 33enne di origine cinese che risiede in Italia, a Mestre. Durante una visita di alcuni mesi alla sua famiglia ha accettato di lasciare le chiavi del mezzo a un amico italiano, assieme al suo permesso di usarla in caso di necessità. Peccato che l’uomo abbia pensato di approfittarne anche troppo…

Al di là degli accordi privati presi fra i due l’amico ha infatti percorso per decine di volte un tragitto in Ztl. Nel corso di otto mesi le multe hanno continuato ad arrivare a casa del legittimo proprietario, accumulandosi un po’ alla volta. La sorpresa è arrivata al suo rientro, a fine novembre quando ha scoperto di dover pagare 15.000 euro fra le diverse sanzioni.

Mai prestare l’auto a un amico senza verificare

L’aspetto più controverso della vicenda è il fatto che qualcuno abbia ricevuto le multe in assenza del giovane cinese. I suoi coinquilini infatti hanno sempre ritirato e firmato le raccomandate, ma pare che in otto mesi non abbiano mai pensato di avvisarlo. Oltre che dall’amico amante dei tragitti non consentiti il poveretto si è ritrovato tradito anche dalle persone con cui vive.

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Se si presta l’auto a una persona inaffidabile si rischia una multa altissima. – (lamiapartitaiva.it)

Ora il proprietario del mezzo e il responsabile delle effrazioni si sono rivolti all’Adico per sperare di ridurre in qualche modo l’ammontare della cifra che dovrebbero pagare. Nei casi di sanzione per l’ingresso in Ztl gli appigli in cui sperare sono la cartellonistica fuorviante o assente, aspetti che permetterebbero di fare ricorso.

A quanto si sa finora però nel caso specifico di questi due amici l’unica speranza concreta è un atto di clemenza. La situazione è a tutti gli effetti assurda, soprattutto per il numero di contravvenzioni accumulate, che supera il centinaio

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