Puoi richiedere l’annullamento delle cartelle esattoriali: ecco quando è possibile usufruire di questa agevolazione

Hai ricevuto una cartella esattoriale? Controlla bene, potresti poter chiedere l’annullamento! Ecco quando e come devi fare.

Quando si riceve una cartella esattoriale non è mai una buona cosa! Potremmo esserci dimenticati di pagare qualcosa e l’Agenzia delle Entrate e Riscossioni ci manda l’avviso. Di questi tempi ci preoccupiamo subito molto, la tassa sarà maggiorata dalle sanzioni.

come annullare cartella esattoriale
Sai che puoi chiedere l’annullamento di una cartella esattoriale? Ecco quando-lamiapartitaiva.it

Una volta arrivato l’avviso non dobbiamo trascurare niente, accertiamoci che l’importo sia effettivamente dovuto e paghiamo entro il termine stabilito altrimenti incorreremo in sanzioni aggiuntive fino al pignoramento.

Può succedere però che ci vediamo recapitare una richiesta di pagamento per un’ imposta di qualsiasi tipo che abbiamo già pagato. A questo punto possiamo chiedere l’annullamento della cartella che esattamente si chiama sgravio. La prima cosa da fare è accertarsi che sia effettivamente così: controlliamo il pagamento della tassa e tiriamo fuori la documentazione che lo certifica, è molto importante per poter annullare la cartella.

Ecco come bisogna procedere per chiedere l’annullamento della cartella e come controllare che sia stato fatto.

Come abbiamo detto, una volta accertato che l’importo che ci viene richiesto nella cartella esattoriale è già stato pagato, possiamo chiederne lo sgravio tramite la presentazione di un’istanza di autotutela all’ente che ha emesso la richiesta di pagamento, come per esempio il Comune. L’istanza deve essere inviata via mail o tramite pec all’ufficio competente, con annessa tutta la documentazione. Se parliamo per esempio della Tari, dobbiamo inviare l’istanza agli uffici del comune che si occupano dei tributi.

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Vuoi sapere se la cartella esattoriale è stata annullata? Vai sul portale Agenzia Entrate Riscossioni-lamiapartitaiva.it

In questo caso il Comune, dopo i dovuti controlli invierà l’avvenuto annullamento all’ Agenzia delle Entrate e Riscossioni per poter effettuare lo sgravio. Una volta avvenuto l’annullamento non arriverà nessuna comunicazione e quindi avremo il problema di accertarci che sia stato messo in atto. Portando l’esempio del Comune, per essere più chiari, l’ufficio tributi ci comunicherà l’avvenuta trasmissione della richiesta di annullamento della pratica all’Agenzia delle Entrate Riscossioni ma da quest’ultima non arriveranno atti che lo comprovano.

Per controllare c’è una procedura molto semplice: bisogna accedere all’area riservata dell’Agenzia delle Entrate e Riscossioni e, attraverso lo SPID possiamo consultare la nostra situazione debitoria.

Ci troveremo davanti tutte le cartelle, una volta individuata quella che ci interessa, vedremo se è stata oggetto di sgravio oppure no. In una delle colonne potremo vedere il simbolo dell’Euro con accanto questa sigla “SI”. Questo significa che la cartella è stata annullata correttamente. Quindi l’importante è sapere che: tramite l’istanza di autotutela possiamo richiedere l’annullamento di una cartella e che, per controllare che sia effettivamente avvenuto, dobbiamo verificarlo tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate Riscossioni.

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