Rivoluzione per il 2024, Bonus lavoro non solo per i dipendenti ma anche per gli autonomi: quanto spetta

I lavoratori autonomi possono richiedere il Bonus lavoro nel 2024. Vediamo quali sono i requisiti di accesso e come ottenerlo. 

Conoscete l’ISCRO, l’indennità rivolta ai lavoratori autonomi? Approfondiremo la misura, dai requisiti di accesso al calcolo dell’importo spettante fino alla modalità di inoltro della domanda.

Bonus lavoro per i titolari di Partita IVA
Come funziona il Bonus lavoro per gli autonomi (Lamiapartitaiva.it)

I lavoratori autonomi non hanno molti aiuti dallo Stato. Seppure rivestono un ruolo importante se non fondamentale nella società e a livello economico, non godono di tanti privilegi concessi ai lavoratori dipendenti. Spesso si ritrovano soli, chiamati a pagare tasse su tasse e senza alcun aiuto che li faccia respirare ed evitare di dover cessare l’attività.

A volte il Governo si ricorda di loro e adotta iniziative di supporto come la proroga della scadenza del pagamento delle tasse di novembre 2023. Il versamento dovrà essere effettuato entro il 16 gennaio e si potrà anche scegliere di pagare a rate – pagando gli interessi naturalmente – fino al mese di maggio 2024. Un altro aiuto è l’ISCRO, una misura resa strutturale dalla Legge di Bilancio 2024. Parliamo dell’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa ossia di una misura di sostegno al reddito.

Cos’è l’ISCRO, il Bonus lavoro per gli autonomi

L’Indennità si rivolge ai lavoratori autonomi che hanno subito una perdita di fatturato. Il sostegno al reddito è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2021 a causa delle disastrose conseguenze della pandemia sul lavoro di tanti titolari di Partita IVA. Ora la Manovra 2024 rende strutturale la misura dedicata agli iscritti alla Gestione Separata.

ISCRO, il Bonus lavoro per gli autonomi
I requisiti per ricevere i soldi dell’ISCRO (Lamiapartitaiva.it)

L’ISCRO ha un importo compreso tra 250 e 800 euro. Il calcolo tiene conto dell’ultimo reddito del lavoratore autonomo ed è pari al 25% su base semestrale del reddito certificato presso l’Agenzia delle Entrate e inviato all’INPS al momento della domanda di Indennità. La formula prevede di dividere il reddito annuale per due e moltiplicare il risultato per il 25%.

Il limite inferiore è comunque di 250 euro mentre quello superiore di 800 euro. I requisiti per ottenere la misura sono – oltre l’iscrizione alla Gestione Separata e alla titolarità della Partita IVA da minimo tre anni – non essere titolari di pensione diretta, non essere percettori dell’Assegno di Inclusione, avere un reddito da lavoro autonomo inferiore del 70% al reddito medio dei tre anni precedenti nell’anno precedente a quello di inoltro della domanda.

Inoltre occorrerà avere dichiarato un reddito inferiore a 12 mila euro nell’anno precedente alla presentazione dell’istanza e bisognerà essere in regola con i contributi previdenziali obbligatori. La domanda di ISCRO potrà essere presentata online tramite il portale dell’INPS oppure chiamando il Contact Center dell’INPS o avvalendosi dell’aiuto di CAF e Patronati.

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