Scadenze Fiscali 2024, sono cambiati i termini e le date: controlla le date ed eviterai problemi

Ecco il calendario con le scadenze fiscali relative al 2024. Cerchia di rosso le date e non avrai problemi.

Il 2024 avrà un calendario fiscale diverso rispetto agli anni precedenti perché l’obiettivo è semplificare la gestione delle scadenze. La decisione è stato presa dal governo alcune settimane fa.

Le nuove scadenze fiscali
Scadenze fiscali 2024 (lamiapartitaiva.it)

Quindi, il calendario delle scadenze fiscali sarà ricco di novità: alcune date previste per i versamenti saranno confermate, mentre altre cambieranno. Scopriamo quelle da ricordare e cerchiamole di rosso per non dimenticarne nessuna.

Scadenze fiscali: segna sul calendario le date utili perché nel 2024 è cambiato tutto

I contribuenti sono pronti a informarsi in merito alle scadenze fiscali previste nel 2024. Tante le novità a cui fare attenzione per evitare di incorrere in sanzioni. In totale sono previste circa 1.500 scadenze fiscali, una cifra elevata rispetto agli anni precedenti.

Si parte il 16 gennaio con la scadenza del pagamento dell’acconto IRPEF per gli autonomi, in precedenza da versare il 30 novembre. Infatti, si tratta della proroga per le persone fisiche titolari di partita IVA che nel periodo di imposta 2022 hanno dichiarato compensi o ricavi inferiori ai 17mila euro.

La nuova data di scadenza si riferisce sia a chi ha scelto di pagare in un’unica rata sia per chi ha scelta la rateizzazione in 5 rate mensile che però prevede degli interessi al 4% annuo. Il 16 gennaio sono previste anche un’altra due scadenze: l’imposta sugli intrattenimenti e la Tobin Tax.

Cambia il calendario delle scadenze fiscali
Scadenze fiscali: le date ufficiali -(lamiapartitaiva.it)

Il 31 gennaio, invece, è prevista la scadenza dei dati relativi alle spese sanitarie per il secondo semestre 2023. I mesi a cui fare più attenzione sono aprile e giugno. Il 30 aprile l’Agenzia delle Entrate permetterà l’accesso ai software ISA e ai dati per la dichiarazione precompilata anche per i titolari di partita IVA.

Entro il 16 giugno, invece, devono essere versate le ritenute dei condomini sostenuti d’imposta. In questo caso la scadenza è stata anticipata dal 30 giugno al 16 giugno e poi al 20 dicembre al 16 dicembre. Quindi, bisogna fare attenzione! Poiché dal 1° gennaio 2024 sarà possibile rivalutare il valore di quote negoziate e non negoziate e terreno posseduti fuori dal regime di impresa, segnaliamo la scadenza del 30 giugno. Entro questa data deve essere versata la prima rata ed eseguita la perizia.

Il termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi e di IRAP è anticipato di due mesi: dal 30 novembre al 30 settembre. Scadenza differente anche per i soggetti IRES che dovranno considerare l’ultimo giorno del nono mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta. I regimi forfettari hanno tempo fino al 30 novembre per comunicare i costi del 2023.

Infine, il 16 dicembre è la data per pagare un’altra rata delle imposte a saldo e acconto derivanti dalle dichiarazioni dei redditi e IRAP. Sono previsti anche i versamenti unificati delle rate per i titolari di partita IVA e non. Tra le novità, c’è lo stop dell’invio delle cartelle esattoriali nei mesi di agosto e dicembre.

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