Scala di equivalenza neIl’ISEE: come si calcola e quale peso ha la maggiorazione

Molti ne hanno sentito parlare, ma non tutti sanno di cosa si tratti: ecco che c’è e come si calcola la scala di equivalenza nell’Isee.

L’elaborazione dell’Isee è oggi più che mai necessaria per riuscire ad accedere ad una fitta serie di bonus e agevolazioni che, tra i requisiti richiesti, indicano proprio un valore ‘limite‘ di tale indicatore. Facendo cioè riferimento al mix tra reddito, patrimoni e proprietà di un nucleo familiare al fine di dare priorità alle famiglie in difficoltà economica.

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Cos’è la scala di equivalenza per il calcolo dell’isee -(lamiapartitaiva.it)

E anche se in tanti hanno sentito parlare dalla cosiddetta scala di equivalenza per il calcolo dell’Isee, non tutti sanno di che cosa si tratti e di come vada ottenuta. Facciamo chiarezza.

Scala di equivalenza nell’Isee, come funziona e in che modo calcolarla

Con scala di equivalenza si fa riferimento ad un parametro o meglio ad uno dei parametri impiegati per il calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Si tratta di un elemento molto importante perché consente di tener conto, nell’ambito del valore Isee, non soltanto della situazione patrimoniale e di quella economica ma anche di quelle situazioni che, nel contesto di una famiglia, possono causare difficoltà dal punto di vista delle maggiori spese ad esse associate.

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Come la scala di equivalenza influenza il valore dell’isee -(lamiapartitaiva.it)

Per fare un esempio, la scala di equivalenza tiene conto del fatto che il nucleo familiare sia monogenitoriale o che la famiglia sia numerosa e, ancora, della presenza al suo interno di persone con disabilità. Ma come avviene il calcolo?

Grazie alla scala di equivalenza è possibile mettere a confronto diverse situazioni familiari in quanto il suo valore varia al variare del tipo di famiglia. Può essere pari ad uno se il nucleo è composto da una singola persona mentre nel caso di cinque componenti il valore raggiunge il 2,85. Con maggiorazione di 0,35 per ogni altro componente mentre nel caso in cui sia presenta un membro con disabilità in famiglia la maggiorazione è pari a 0,5.

Va da sé che questo elemento può determinare importanti variazioni nel calcolo del valore finale dell’Isee, strumento che identifica la condizione economica della famiglia. L’indicatore può essere, grazie a questo parametro, più adeguato consentendo in maniera equilibrata l’accesso ai bonus, agli sconti e alle agevolazioni più idonee ad ogni nucleo familiare. Ricordiamo che l’introduzione della scala di equivalenza risale alla riforma Isee del 2013 con modifiche nel 2019 con relativo Decreto. E che le regole resteranno valide anche nel corso del 2024.

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