Garanzia, non serve lo scontrino fiscale: cosa dice la legge e come farsi valere

Può succedere di possedere un prodotto difettoso in garanzia, ma di aver perso lo scontrino. Come far valere il proprio diritto?

Quando si acquista un prodotto, una delle speranze è che non capiti a noi quello difettoso, perché il timore è quello che vi sia qualche controversia, e non lo si riesca a cambiare.

Perdere scontrino e non poter far valere garanzia: cosa fare
Perdere scontrino e non poter far valere garanzia: cosa fare-lamiapartitaiva.it

Tuttavia, può accadere che un computer, un cellulare o qualsiasi altro prodotto abbiano un difetto, e di dover tornare al negozio in cui lo si è acquistato, per farselo cambiare.

Il problema è che molte volte si va nel panico, perché nonostante si faccia attenzione, lo scontrino si scolorisce o peggio, si perde. Ed è lì che scatta il timore di non potersi più presentare dal negoziante per far valere la garanzia, collegata a quel determinato prodotto da cambiare.

Alcuni pensano che l’unica soluzione sia quella di recarsi in negozio e pregare il commerciante di far valere comunque la garanzia, anche senza scontrino, cosa a cui spesso ci si sente rispondere negativamente. Ma cerchiamo di capire che cosa dice la legge in proposito.

Garanzia, farla valere anche senza scontrino: è possibile?

Secondo il Codice del consumo, con riferimento all’art. 128 e a seguire, per far valere la garanzia presso un venditore, basta provare di aver comprato un prodotto presso un determinato negozio non più di due anni da quando lo si è ricevuto (un anno se si compra con fattura).

Come far valere la garanzia anche senza scontrino
Come far valere la garanzia anche senza scontrino-lamiapartitaiva.it

In sostanza, la legge non si riferisce esplicitamente all’esibire lo scontrino per esercitare il diritto di garanzia, ma chiede che si dimostri la data in cui si è comprato un prodotto.

Ora, il consumatore, per provare di aver comprato un determinato bene, può servirsi di strumenti probatori documentali o orali, che gli permettano di dimostrare che ha comprato un certo prodotto in un certo negozio.

Ad esempio, una persona può mostrare ricevute di bancomat o carta di credito, può far testimoniare qualcuno che era con lei mentre acquistava il prodotto, può far vedere il libretto di garanzia con la firma del venditore, registrazione acquisto su carta fedeltà ecc.

Quindi, non ci sono scuse: se un prodotto è difettoso, deve essere cambiato anche con altri strumenti probatori, e a nulla serviranno il rifiuto del venditore, una clausola nel contratto di acquisto o condizioni di vendita in cui si limiti l’esercizio del diritto di garanzia. E neanche il porre in negozio l’avviso che impone di esibire lo scontrino ecc.

Ad ogni modo, conservare lo scontrino è importante, quindi, cercate sempre di fare attenzione, perché è comunque una prova inconfutabile del vostro acquisto.

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