Intimazione di pagamento, con questo sistema puoi annullarla e cancelli subito il debito

Questo è il metodo per poter annullare una intimazione di pagamento, e difatti bloccare la riscossione: ecco cosa bisogna sapere.

Avere i debiti con il fisco corrisponde sempre ad una brutta gatta da pelare. Sarebbe bene provare a non contrarre alcuna situazione debitoria, ma laddove ci fosse, sanarla il prima possibile sarebbe la situazione migliore. L’Agenzia delle Entrate, affinché i contribuenti sarebbero potuti rientrare con i propri debiti, ha messo in atto il sistema della Rottamazione delle cartelle esattoriali.

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Bloccare una ingiunzione di pagamento, ecco come – lamiapartitaiva.it

Tramite questa operazione, in un numero definito di rate, il contribuente avrebbe potuto pagare la cartelle pendenti al netto di more ed interessi, rientrando così con i propri debiti spalmandoli su un tot di pagamenti. Ma una volta che a questo sistema non si è aderito, l’ente di riscossione ha iniziato a mandare intimazioni di pagamento. Ma c’è un modo per poterle bloccare? Ecco tutto quello che bisogna sapere.

Come bloccare intimazioni di pagamento

Immaginatevi di trovarvi a casa e vedervi recapitare la classica letterina in cui è raccolta la situazione debitoria, e l’ente di riferimento ci notifica che stanno per procedere alla riscossione del debito. Sicuramente è una situazione spiacevole, in quanto generalmente sussistono solo 5 giorni tra la notifica e la misura coatta.

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Ingiunzione di pagamento: cosa fare per bloccarla – lamiapartitaiva.it

Ma c’è un modo per poter bloccare questo tipo di pagamento? Bisogna subito affrettarsi, in quanto il tempo è davvero stringente e bisogna avere ben chiaro in mente che cosa bisogna fare. Per conto di altri Enti che devono percepire il credito, l’Agenzia delle Entrate agisce per la riscossione, bisogna quindi presentare una istanza di autotutela verso gli enti che richiedono tale credito.

Come fare?

Bisogna innanzitutto, per evitare errori, affidarsi ad un professionista che possa preparare per noi l’istanza di autotutela. Come ad esempio, se un tributo è stato pagato, si può dimostrare che il pagamento è stato effettuato bloccando di fatti l’errore in corso da parte dell’ente. Bisogna rivolgersi al Garante del Contribuente per presentare correttamente il ricorso.

Tendenzialmente, con autotutela, si riesce a bloccare l’ingiunzione di pagamento per permettere ulteriori verifiche, e anche annullare il debito oppure arrivare ad un pagamento parziale. Spesso si tratta anche di avvisi non aggiornati, con pagamenti non assorbiti, per cui bisogna immediatamente agire affinché non vengano riscossi automaticamente i debiti, attaccando i nostri patrimoni.

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