Rivoluzione Partite Iva, stretta della Legge di Bilancio: cosa cambierà con la forbice al 10%

Con l’arrivo della Legge di Bilancio 2024 cambiano molte cose per le partite Iva. Ecco cosa introdurrà la forbice al 10% per i titolari.

Arriva il concordato preventivo biennale per le Partite Iva, accessibile anche alle imprese, professionisti e autonomi che non hanno raggiunto il voto 8 nelle pagelle fiscali. Secondo questa regola, questi contribuenti non sono ritenuti affidabili a livello di tributi. Ecco le implicazioni della pagella fiscale e della decisione di renderla meno vincolante, per evincere l’attendibilità dei contribuenti come deciso dal Consiglio dei Ministri con l’approvazione del decreto Accertamenti.

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Ecco cosa comportano i cambi della Legge di Bilancio 2024 per le Partite Iva – Fonte: Facebook @agenziadelleentrate – Lamiapartitaiva.it

Questo decreto, approvato il 28 dicembre 2023, è strettamente legato alla Legge di Bilancio 2024, e nello specifico alla riforma fiscale 2024. La pagella fiscale si basa sugli Indicatori sintetici di affidabilità fiscale, o Isa, per stabilire quanto è affidabile il contribuente. Gli Isa sono stati introdotti per la prima volta nel 2018 per rimpiazzare gli studi di settore e vengono spesso chiamati pagelle fiscali.

Una delle semplificazioni previste dal governo Meloni è l’addio graduale delle pagelle fiscali. Questo permetterà ai contribuenti di ristrutturare i debiti con il Fisco, saldandoli in tempi più diluiti come previsto dal concordato preventivo.

Partite Iva, forbice al 10%: i cambi della Legge di Bilancio

Questo concordato è una proposta di accordo sul reddito relativo ai due anni a venire, che l’Agenzia delle Entrate proporrà ai titolari di partite Iva. Il contribuente potrà accettare o rifiutare, ma lo scopo è semplificare il rapporto tra Fisco e contribuenti.

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La Legge di Bilancio 2024 porta con sé il concordato preventivo per le Partite Iva – Lamiapartitaiva.it

Non sarà più necessario il voto 8 per accederci, permettendo di accedere al concordato preventivo anche a chi è ritenuto meno affidabile. Questo fa parte del piano antievasione per le Partite Iva con compensi sotto ai 5,1 milioni di euro. Parte di questo intervento è l’introduzione della forbice del 10% alla proposta del Fisco sull’imponibile e quindi sulle imposte da pagare.

La proposta della forbice del 10% evita l’idea di una minimux tax decisa dall’Agenzia. Permetterà di considerare i dati Isa per il periodo di imposta 2022, favorendo l’accesso al concordato preventivo. Ci sono, però, dei problemi. per il 2024 i termini verranno rimandati di almeno 30 giorni, dando più tempo ai contribuenti per accettare o meno il concordato.

Il sistema deve essere operativo per il 2025, il che potrebbe richiedere al Governo di accelerare i tempi. Tra i tempi d’adesione estesi fino al 15 ottobre e il non richiedere più il voto 8, la platea che può aderire è estesa considerevolmente, con un potenziale riscontro molto positivo per il rapporto tra l’erario e i contribuenti.

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