Stop alle caldaie a gas: i modelli da installare nel 2024 e i bonus in vigore

Una recente direttiva UE ha imposto nuovi obblighi per le caldaie a gas. Per mettersi il regola, si possono utilizzare dei vantaggiosi incentivi.

Tra gli obiettivi della politica comunitaria vi sono soprattutto la riduzione di CO2, la lotta al surriscaldamento globale e l’efficientamento energetico delle case.

divieto di installazione di caldaie a gas
Addio alle caldaie a gas (lamiapartitaiva.it)

Al riguardo, la direttiva “Case Green” stabilisce alcuni obblighi per gli immobili residenziali, che dovranno necessariamente ottenere la classe energetica E entro il 2030 e la D entro il 2033. Non oltre il 1° gennaio 20228, poi, tutte le case dovranno essere a emissione zero.

La direttiva contiene anche delle disposizioni relative anche alle caldaie a gas, che inquinano molto. Per questo motivo, l’Unione Europea ha sancito, per il 1° gennaio 2024, la fine dell’erogazione dei benefici economici per il loro acquisto. Entro tale data, dunque, cesserà di esistere il cd. Bonus caldaie al 65%, che consente di ottenere una detrazione sulle spese effettuate. Nel 2025, poi, verrà imposto il divieto di installazione delle caldaie a combustione negli immobili di nuova costruzione e in quelli oggetto di lavori di ristrutturazione.

Stop all’acquisto e all’installazione delle caldaie a gas: a chi spettano i nuovi Bonus per le energie rinnovabili?

Lo scopo principale della direttiva “Case Green” è di incentivare forme di riscaldamento alternative ai combustibili fossili, che sono altamente inquinanti.

nuova direttiva UE per le caldaie a gas
Direttiva europea “Case Green” (lamiapartitaiva.it)

In base ai rilievi compiuti dagli esperti, le caldaie a gas sono tra gli strumenti di riscaldamento meno ecologici. I ricercatori del CNR hanno scoperto che emettono una quantità di polveri sottili compresa tra 1 µm e 10µm.

Si tratta di un ammontare da non sottovalutare, soprattutto se si prende in considerazione l’elevato numero di caldaie installate presso le abitazioni. La condizione è decisamente più critica nelle città, dove è già presente un quantitativo maggiore di polveri sottili nell’aria a causa dello smog e degli scarichi industriali.

Le alternative più adatte sono, attualmente, le pompe di calore, le caldaie a condensazione e i sistemi di riscaldamento a biomassa (ad esempio, la stufa a pellet) e a idrogeno o biometano. Per favorire l’installazione di questi nuovi impianti, potrebbero essere attivati nuovi Bonus e benefici economici da parte del Governo. È la stessa direttiva che specifica la necessità di predisporre strumenti in grado di agevolare le famiglie in difficoltà e favorire l’acquisto di impianti di riscaldamento più sostenibili.

I cittadini, dunque, non devono temere la fine degli incentivi relativi all’installazione delle caldaie a gas, perché verranno sicuramente previsti, nei prossimi mesi, nuovi Bonus per le energie rinnovabili (soprattutto a biometano e idrogeno).

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